L’efficacia e il ritorno della formazione.

L’efficacia e il ritorno della formazione.

Il Report annuale della Corporate Education Community della POLIMI Graduate School of Management aiuta a definire il ruolo della formazione nella strategia aziendale, il contributo delle tecnologie a supporto della formazione e l’allineamento delle organizzazioni attorno a un chiaro purpose integrato nell’organizzazione.

Il Rapporto di ricerca 2023 ha evidenziato come, negli ultimi tempi, la formazione aziendale abbia subito notevoli mutamenti. La formazione aziendale, infatti, non è più vista semplicemente come un obbligo da adempiere, ma viene considerata un investimento strategico di primaria importanza.

Le imprese stanno progressivamente realizzando l’importanza di mettere al centro le persone e il loro sviluppo professionale, poiché ciò contribuisce in modo significativo alla crescita organica dell’azienda e della società nel suo complesso.

In questo articolo ci concentreremo sul punto n. 3 del report: “L’efficacia e il ritorno della formazione“.

Valutazione dell’efficacia formativa: pianificazione e metodologie

Nel contesto della valutazione dell’efficacia della formazione, emerge una variegata gamma di approcci e pratiche adottate dalle aziende. Nel 39% dei casi, la valutazione viene programmata ex ante, ovvero durante la fase di progettazione dei percorsi formativi. Questo metodo, caratterizzato da una strutturazione sistematica, implica non solo la definizione dei contenuti della formazione, ma anche l’identificazione preventiva degli indicatori di monitoraggio e valutazione. Si tratta di un approccio completo che coinvolge tutti gli interventi formativi aziendali.

Un ulteriore 21% delle aziende pianifica la valutazione in modo simile, ma in maniera meno sistematica, limitandosi solo ad alcuni interventi specifici. Il 24% delle imprese, invece, adotta una strategia diversa, pianificando la valutazione solo per determinati interventi e conducendola ex post, ossia alla conclusione del percorso formativo. In questo caso, la valutazione si basa su esigenze specifiche e sui risultati emersi durante il processo formativo, configurando una sorta di progettazione “a ritroso”.

Il restante 16% delle aziende non implementa alcuna forma di monitoraggio o valutazione dell’efficacia della formazione. Questa varietà di approcci sottolinea la complessità e la diversità delle pratiche di valutazione nell’ambito della corporate education. In definitiva, emerge la necessità di migliorare e standardizzare i processi di valutazione degli effetti della formazione, soprattutto per quanto riguarda l’efficacia per i partecipanti coinvolti.

Valutazione dell’efficienza formativa: metodi e indicatori

Nel contesto del monitoraggio e della valutazione dell’efficacia della formazione, emerge una varietà di indicatori utilizzati dalle aziende per valutare il successo dei loro programmi formativi.

Il gradimento rappresenta l’indicatore più ampiamente adottato, utilizzato nel 75% dei casi, per misurare l’efficacia percepita della formazione su diversi aspetti, tra cui la durata, la modalità e la pertinenza rispetto alle esigenze applicative.

Circa il 52% delle aziende valuta il livello di competenza acquisito dai partecipanti, spesso attraverso processi di certificazione e assegnazione di crediti. Analogamente, intorno al 48% dei casi, si verifica l’applicazione pratica delle tematiche formative nel contesto lavorativo, con l’obiettivo di valutare l’impatto effettivo della formazione sulle attività quotidiane.

Infine, il coinvolgimento dei partecipanti rappresenta un altro aspetto monitorato, osservato dal 34% delle aziende. Le metriche di engagement tengono conto della partecipazione spontanea a ulteriori percorsi formativi e della condivisione di contenuti con i colleghi.

Valutazione temporale dell’efficacia della formazione nel settore informatico

Nel contesto dell’analisi delle pratiche di valutazione dell’efficacia della formazione nel settore informatico, emergono diverse riflessioni cruciali sulla costruzione di indicatori e metriche di valutazione basati su prospettive temporali a breve, medio e lungo termine.

Nel breve termine, l’attenzione si focalizza sulla valutazione dei singoli moduli o corsi, al fine di individuare eventuali lacune e apportare miglioramenti. Il feedback dei partecipanti riveste un ruolo chiave in questo processo, offrendo un’indicazione diretta dell’efficacia dei contenuti formativi nel soddisfare gli obiettivi prefissati e nell’acquisizione di competenze sia hard che soft.

Nel medio termine, in un lasso di tempo di circa 5 anni, l’attenzione si sposta sui percorsi formativi più complessi, che vanno dal livello base all’intermedio o al senior, a seconda dell’evoluzione delle competenze dei dipendenti nel tempo. Questi percorsi adottano metriche di valutazione che considerano sia il feedback dei partecipanti, sia il feedback dei clienti o utenti finali.

Nel lungo termine, ci si concentra sul percorso di carriera all’interno dell’azienda, con l’obiettivo di offrire ai dipendenti opportunità di sviluppo professionale su un arco temporale di almeno 10 anni. L’obiettivo è creare una situazione vantaggiosa sia per i dipendenti, che vedono crescere le proprie opportunità di carriera, sia per l’azienda, che ottiene professionisti più preparati ed efficaci. Un indicatore utile in questo caso è la retention dei dipendenti.

L’utilizzo di un’Employee Survey annuale è un metodo per raccogliere informazioni sull’ambiente aziendale e valutare vari aspetti, incluso il supporto ai percorsi di carriera. La valutazione dell’efficacia dei programmi di formazione a diverse prospettive temporali contribuisce a garantire l’allineamento con gli obiettivi aziendali a breve, medio e lungo termine, identificando punti di forza e aree di miglioramento.

Monitoraggio delle piattaforme online per la formazione

Un’analisi dettagliata è stata condotta per valutare il monitoraggio degli indicatori provenienti dalle piattaforme di formazione online. È interessante notare che l’8% delle aziende coinvolte nella ricerca non utilizza piattaforme di formazione online e, di conseguenza, non monitora tali dati. Per la restante percentuale, che comprende oltre il 90% delle aziende, si riscontra un’eterogeneità nei livelli di monitoraggio: circa il 13% di esse non monitora affatto i dati provenienti dalle piattaforme online. Un significativo 24% effettua un monitoraggio limitato, mentre il 31% e il 25% rispettivamente monitorano gli indicatori e i dati con una frequenza abbastanza costante ed elevata.

Da ciò emerge che le aziende che fanno un uso più ampio della formazione digitale tramite piattaforme potrebbero aumentare, in futuro, l’analisi sistematica dei dati disponibili attraverso tali piattaforme.

Monitoraggio delle piattaforme online per la formazione: indicatori utilizzati

Un’analisi delle tipologie di indicatori monitorati dalle aziende in relazione alle piattaforme di formazione online rivela diversi approcci adottati:

  • il 69% delle aziende monitora il numero di ore di formazione per ciascun dipendente;
  • il 65% tiene traccia della frequenza degli accessi alla piattaforma;
  • il 41% monitora il tempo trascorso sulla piattaforma;
  • il 58% delle aziende valuta le performance attraverso i risultati nei test;
  • il 25% monitora il materiale didattico visionato dai partecipanti;
  • il 7% delle aziende utilizza indicatori meno diffusi che riflettono l’interazione tra i partecipanti, come il numero di risposte ai commenti dei colleghi o il numero di post pubblicati.

Alcune aziende, infine, hanno menzionato ulteriori indicatori nella categoria “altro”, tra cui il gradimento dei corsi, il completamento dei percorsi obbligatori e il rapporto tra il tempo trascorso sulla piattaforma e i risultati ottenuti.

Valutazione del ritorno economico della formazione: sfide e prospettive

Quando si tratta di valutare l’efficacia monetaria della formazione, solo un esiguo 1% delle aziende coinvolte ha dichiarato di condurre valutazioni sistematiche del ritorno sull’investimento (ROI) per tutti i loro programmi formativi. Un ulteriore 7% ha sperimentato questa valutazione in contesti specifici. Soltanto 16 delle aziende partecipanti hanno adottato questi approcci di valutazione. La maggior parte delle aziende, invece, non si avventura in questa misurazione.

Esplorazione dell’impatto economico della formazione

Durante la ricerca sono emersi alcuni esempi di aziende che hanno tentato di quantificare l’impatto economico della formazione. Basandosi, però, su dati provenienti da appena 11 aziende, le informazioni raccolte sono ancora limitate.

Tra i casi menzionati, alcuni si concentrano sul miglioramento del livello di servizio, specialmente per corsi formativi specifici legati alle vendite e agli aspetti tecnici. Tale miglioramento è stato misurato in termini di numero di ticket gestiti, procedimenti completati senza necessità di revisione e aumento delle vendite.

Altri esempi riguardano il completamento di progetti di miglioramento post-formazione, l’aumento della produttività, l’incremento dell’efficienza e la variazione nei risultati aziendali in relazione alle ore di formazione svolte.

Sebbene questi dati siano limitati, suggeriscono che il monitoraggio del ROI sia più diffuso in settori specifici come quello delle vendite e del servizio clienti, che prevedono obiettivi chiaramente misurabili.

Approccio strategico degli assessment nella formazione

Nel settore del retail, un’organizzazione di grandi dimensioni, dotata di una Corporate Academy interna, ha integrato con successo una metodologia basata su assessment mirati negli ultimi tre anni. Questi assessment, flessibili e adattabili a diversi tipi di formazione, hanno assunto un ruolo centrale nell’approccio formativo dell’organizzazione.

Una delle loro funzioni principali è quella di valutare e mappare le competenze di ingresso dei dipendenti, spaziando dalle competenze tecniche a quelle più soft. A titolo illustrativo, è stata condotta un’analisi approfondita delle competenze digitali all’interno dell’organizzazione.

Gli assessment iniziali, noti anche come “test in“, offrono una visione dettagliata del livello di conoscenza attuale e permettono di segmentare la popolazione in base ai risultati ottenuti, orientando i dipendenti verso percorsi formativi più adatti alle loro esigenze.

Un’altra funzione cruciale degli assessment è la loro utilità nella progettazione delle attività formative, consentendo una pianificazione mirata dei contenuti e un’identificazione delle carenze da colmare o delle aree di focus per ulteriori approfondimenti.

Dopo il completamento della formazione, viene somministrato un “test out” per verificare l’apprendimento effettivo delle competenze acquisite, certificando così l’efficacia della formazione stessa. Questi test, strutturati e certificati da esperti del settore, sono un’importante tappa nel processo di monitoraggio continuo dell’apprendimento.

Inoltre, è stato implementato un “training survey” per raccogliere feedback qualitativi sulla formazione. Questo approccio dimostra un impegno costante verso la valutazione continua e l’adattamento delle attività formative alle esigenze reali.

Fonte
Rapporto di ricerca 2023
della Corporate Education Community di POLIMI Graduate School of Management.

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