A marzo 2025 il mercato del lavoro italiano mostra segnali contrastanti. Secondo i dati provvisori diffusi dall’ISTAT, il numero degli occupati subisce una lieve flessione rispetto al mese precedente, accompagnata da un aumento dei disoccupati e un calo, seppur contenuto, degli inattivi.
Sommario
- 1 Occupazione in calo nel breve periodo, ma in crescita nel confronto annuale
- 2 Disoccupazione in aumento a marzo, ma in calo rispetto all’anno precedente
- 3 Inattività: flessioni minime ma differenze di genere
- 4 Focus sulle fasce d’età: giovani ancora in difficoltà
- 5 L’analisi per tipologia contrattuale: calano i contratti a termine
- 6 Conclusioni
Occupazione in calo nel breve periodo, ma in crescita nel confronto annuale
Su base mensile, gli occupati diminuiscono dello 0,1%, pari a -16mila unità. Questo calo coinvolge principalmente donne, giovani sotto i 35 anni, lavoratori autonomi e dipendenti a termine. In controtendenza, aumentano gli occupati tra gli uomini, nelle fasce d’età superiori e tra i dipendenti permanenti, che crescono dello 0,4%.
Il tasso di occupazione resta stabile al 63,0%, ma nel confronto con marzo 2024 si registra una crescita significativa: +1,9% pari a +450mila occupati, trainata soprattutto dai dipendenti permanenti (+673mila) e dagli autonomi (+47mila), a fronte del crollo dei contratti a termine (-269mila).
Disoccupazione in aumento a marzo, ma in calo rispetto all’anno precedente
Il numero di persone in cerca di lavoro aumenta di 32mila unità (+2,1%) rispetto a febbraio 2025, con un impatto maggiore tra uomini e under 50. Ne consegue un incremento del tasso di disoccupazione al 6,0% (+0,1 punti), mentre quello giovanile sale al 19,0% (+1,6 punti), evidenziando una situazione più critica tra i giovani.
Tuttavia, rispetto a marzo 2024, si registra un calo marcato dei disoccupati: -208mila unità (-11,8%), segno di un miglioramento strutturale più ampio.
Inattività: flessioni minime ma differenze di genere
Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni calano dello 0,1% (-11mila unità) su base mensile, con dinamiche divergenti per genere: in calo tra gli uomini e in aumento tra le donne. Il tasso di inattività rimane stabile al 32,9%.
Nel confronto annuale, anche questo indicatore registra una diminuzione: -0,9% (-107mila unità).
Focus sulle fasce d’età: giovani ancora in difficoltà
I dati evidenziano una persistente fragilità nel mercato del lavoro per i giovani sotto i 35 anni: su base mensile cala l’occupazione e cresce la disoccupazione. In particolare, i 15-24enni registrano un marcato aumento del tasso di disoccupazione.
Al contrario, tra i 35-49enni e gli over 50, si osservano dinamiche più favorevoli: l’occupazione cresce o si mantiene stabile, con una progressiva riduzione della disoccupazione.
L’analisi per tipologia contrattuale: calano i contratti a termine
Il calo complessivo dell’occupazione a marzo è riconducibile alla contrazione dei contratti a termine (-2,4%) e degli autonomi (-0,3%), a fronte dell’aumento dei dipendenti a tempo indeterminato (+0,4%).
Nel confronto con l’anno precedente, il mercato del lavoro si mostra più solido, con una crescita del lavoro stabile (+4,2%) e degli autonomi (+0,9%), mentre continua la diminuzione dei contratti a termine (-9,4%).
Conclusioni
Nonostante il lieve rallentamento congiunturale registrato a marzo 2025, il mercato del lavoro italiano mostra segnali di rafforzamento nel medio periodo, sostenuto soprattutto dall’incremento dei contratti stabili e dalla riduzione della disoccupazione su base annua. Tuttavia, resta critica la condizione occupazionale dei giovani, elemento su cui sarà fondamentale intervenire con politiche mirate e strumenti di formazione efficaci.
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Fonte
Occupati e disoccupati – Marzo 2025 (dati provvisori), ISTAT (maggio 2025).